Carissimi,
la valenza simbolica dei gesti e dell'azione di Gesù che entra in Gerusalemme costituisce il significato del racconto dell'evangelista Giovanni, che insieme ai Sinottici narra l'episodio. Azione e gesti che non hanno bisogno di parole, ed infatti non ne sono riportate da parte del Signore. La forza simbolica si esprime anzitutto nella rivendicazione di Gesù della sua regalità, che porta a compimento le promesse di Dio (le promesse di Dio infatti non sono mai perdute, anche quando sembrano tardare ad adempiersi) e al tempo stesso manifesta il senso della sua missione non come iniziativa propria ma come risposta obbediente alla volontà del Padre. La citazione esplicita del profeta Zaccaria lo fa capire in modo palese. Regalità che si esprime anche nel modo con cui Gesù si presenta, attraverso la processione sopra un “puledro” che era la cavalcatura regale, in mezzo alla folla che lo accoglie.