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dal quotidiano l'Avvenire, domenica 25 gennaio 2008, Agorà p. 7

Il Vangelo secondo Giacomo
di Angela Calvini

« Io credo che Dio ci abbia creati perché ci vuole felici. E la comicità è la cosa che più si avvicina su questa terra alla felicità » . Giacomo Poretti lo sa bene, perché con gli amici Aldo Baglio e Giovanni Storti di gente ne ha resa felice – perlomeno per qualche minuto – tanta. Sia travestito da circense bulgaro, da martellante Tafazzi o da avvoltoio, « Giacomino » con gli altri del trio ha proposto una comicità semplice e pulita che ha sbancato spesso l’auditel in tv e il botteghino a teatro e al cinema. E adesso il « piccolo » attore, che dal suo metro e 55 non dimostra affatto 52 anni, spiazza dedicandosi a programmi « alti » per il Centro culturale San Fedele di Milano: cura una nuova rubrica sulla rivista dei gesuiti Popoli ( « Il prossimo commento sarà sulla cittadinanza ai migranti » , dice), organizza incontri culturali e spirituali e il 13 maggio commenterà la parabola evangelica del ricco Epulone. Eppure un filo logico c’è.